C’è sempre un’altra storia da raccontare quando esploriamo i modi infiniti attraverso i quali l’Universo intesse la sua magia. Per esempio, prendete la copertina dell'edizione originale di Going Deeper. Quando fu evidente che il romanzo sarebbe stato ambientato nel Parco Nazionale di Joshua Tree, iniziai la mia ricerca. Sebbene avessi visitato il parco parecchie volte negli ultimi anni, conoscevo ben poco sulla sua storia e la sua geologia. Mentre stavo navigando in Internet per scaricare dei documenti, m’imbattei nella fantastica fotografia – un ginepro e un gigantesco masso bianco monzogranitico che catturava gli ultimi raggi del sole che stava tramontando – che ora abbellisce la copertina del libro in lingua inglese.
Due ore più tardi, mi recai alla prima mostra d’arte annuale nella mia città natale, Rancho Mirage, in California. Fui sbalordito nel vedere la stessa fotografia appesa in bella mostra. Poi incontrai Ellie Tyler, la fotografa sensibile e piena di talento che aveva catturato la magia del momento. Aveva trascorso molti giorni cercando di trovare la posizione e la luce perfetta, ma invano. Poi, per capriccio, si era spostata di qualche metro per osservare la roccia e l’albero dalla direzione opposta. La foto perfetta fu all’istante davanti ai suoi occhi. Era sempre stata lì, aspettando che lei cambiasse il suo punto di osservazione.
Il mio io egoico non sapeva a quel tempo che i due soggetti nella fotografia sarebbero divenuti i personaggi centrali del libro o che il modo in cui Ellie l’aveva scoperto sarebbe diventato la sua principale metafora. C’era ancora molto che non conoscevo finché non iniziai a lasciare che il libro mi scrivesse. Ma questa è tutta un’altra storia. Jean-Claude Koven
da una nota dell'edizione
in lingua inglese di Going Deeper
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